Il termine cremona, nel caso specifico, non ha niente a che vedere con la città omonima, ma deriva da un toponimo verosimilmente preromano di origine gallica, legato alla variante prelatina “carm” del termine “carra”, cioè sasso, roccia e dal comune suffisso prelatino –ona[5]. Mentre, il nome di Cremona provincia, deriverebbe dal suo fondatore Cremone compagno di Paride. Quindi, i significati dello stesso termine, sono ben distinti anche nella radice etimologica. Notizie della vita di San Donato sono riportate nel Martirologio Geronimiano (risalente al V secolo), in una Passio Donati del VI secolo, in varie altre Passiones, agiografie di origine medievale, di attendibilità discussa, e nella Cronaca dei custodi, documento del XI secolo. Nacque probabilmente ad Arezzo ma, secondo alcune fonti, potrebbe essere stato originario di Nicomedia o di Roma. Divenne prete mentre vescovo di Arezzo era Satiro. La sua opera di evangelizzazione fu molto proficua. Consacrato vescovo dal papa, succedette a Satiro nella guida della Chiesa aretina e continuò nella sua opera pastorale, coadiuvato dal diacono Antimo. Circa la datazione del suo martirio non ci sono dubbi. Infatti, il giorno e il mese(7 agosto) ci vengono attestati dal Martirologio Geronimiano, un preziosissimo documento storico risalente alla prima metà del sec. V. Per quanto riguarda l’anno fu certamente il 304 d.c. , anche se alcuni sostengono che il martirio sia avvenuto nel 362 d.c. Dati storici a sostegno di quest’ultima data non ci sono, se non una affermazione “tendenziosa” di una delle “Passiones” di san Donato alla quale rimando per approfondimenti. Invece, a sostegno del 304 d.c., dell’avvenuto martirio del Santo, c’é l’unica persecuzione avvenuta del sec.IV, la più grave di tutte, decretata da Diocleziano e Massimiano Erculeo che si svolse dall’autunno del 303 fino al maggio del 305. E’ chiaro dunque che l’unico 7/agosto(data sicura del Martirologo Gerominiano) non può essere che il 7 agosto del 304. Il corpo di Santo venne sepolto al Colle del Pionta e il suo successore, il vescovo Gelasio(304-325), fece costruire sulla tomba del martire un piccolo oratorio”parvum oratorium”(piccola chiesetta), rimasta veneratissima nel trascorrere dei secoli costituendo il primo luogo di culto di San Donato.